Centro della media valle Isarco, proprio sotto la rocca di Sabiona, Chiusa - Klausen è dominata dalla duecentesca torre del Capitano - Burg Branzoll, che all'epoca del vescovado brissinese svolse la funzione di posto doganale con conseguenti pingui introiti per i vescovi .
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Cosa vedere
Parrocchiale di Sant'Andrea - Lungo la via Principale si notano belle case costruite nel XV e XVI secolo, con sporti e insegne in ferro battuto. La parrocchiale di Sant'Andrea, tardogotica, conserva una bella Madonna lignea, due gruppi, sempre in legno, di Leonardo da Bressanone, della seconda metà del Quattrocento, e due tele settecentesche.
Convento dei Cappuccini - edificato nel 1699, ospita il museo civico dove è conservato tra l'altro il cosidetto tesoro di Loreto, donato alla città nel 1701 dalla regina Maria Anna di Spagna, moglie di Carlo II, il cui confessore era padre Pontifesser, nativo di Chiusa. Nelle sale del museo (*) sono conservati dipinti di varia provenienza e di preziosi oggetti sacri; il più famoso è l'altare da campo dei sovrani spagnoli. I quadri, non tutti di sicura attribuzione comprendono fra gli altri: Sacra Famiglia in Eggitto di Brueghel il Vecchio, Madonna col Bambino di Bernardino Luini, l'Immacolata di Luca Giordano, Adorazione dei Magi di Durer.
In posizione appartata, verso Bressanone, sorge la singolare chiesa romanica di San Sebastiano, a pianta circolare con dodici absidi che richiamano i 12 apostoli. Costruita ispirandolsi alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, fungeva in passato da oratorio per uno scomparso ospedale dei crociati.
Un sentiero percorribile in mezz'ora conduce alla grande Abbazia di Sabiona - Kloster Saben, eretta sulla rocca dioritica che sovrasta il paese (729 m.). Il sito fu abitato fin dai tempi remoti; sono infatti state trovate tracce di insediamenti dell'età del Bronzo, mentre in un vigneto all'esterno della cerchia muraria sono visibili i resti di una basilica paleocristiana. Fino al X secolo, prima che i vescovi si trasferissero a Bressanone, a Sabiona sorgeva la loro residenza fortificata; questo era perciò luogo di sosta obbligato lungo la 'via degli imeratori'. Dal 1681 è diventato monastero di clausura di monache benedittine. La cinta muraria coronata da merli, le torri, le quattro chiese, tutte le costruzioni della rocca di dispongono rispettando l'andamento scosceso del terreno. Si visitano la chiesa di Santa Croce con i suoi affascinanti affreschi e la vicina chiesa della Madonna, edificata verso la metà del Seicanto da Andrea e Giacomo Delai e affrescata scenograficamente dal viennese Stephan Kessler. La rocca è stata rappresentata in una delle più celebri incisioni di Albrecht Durer, eseguita nei primi anni del Cinquecento.
Andare a piedi da Chiusa a Velturno è una bellissima passeggiata primaverile o autunnale, con possibili gradevoli soste per degustare il vino d'annata e visitare l'imponente convento di Sabiona, una delle maggiori attrazioni turisticomonumentali dell'Alto Adige. La passeggiata è facile ma piuttosto lunga; occorrono cinque ore se si vuole effettuare a piedi anche il ritorno. Si parte da Chiusa (520 m.) e si sale lungo le scale al convento di Sabiona seguendo un percorso ben indicato. Si prosegue per Pardell, prendendo poi a destra per velturno (900m.)